Cargo Cosmetics

domenica 24 agosto 2014

GOING GINGER

Negli anni sono giunta alla conclusione che per noi italiane i capelli sono sacri, sono patrimonio dell'unesco, intoccabili; andiamo dal parrucchiere con idee rivoluzionarie per poi uscirne solo con la proverbiale spuntatina. Per certi versi, meglio così, aspetto più naturale, meno prodotti chimici in corpo; però dov'è il divertimento?
Quando ci sentiamo particolarmente coraggiose, andiamo di riflessanti e al massimo colpi di sole, che per accorgerti della differenza devi metterti contro luce, al sole, con una foto del prima e del dopo.
Sfortunatamente da questo punto di vista sono molto poco italiana, a me piace giocarci con i capelli, sperimentare, talvolta esagerare. Per me i capelli sono importanti, vanno nutriti e trattati con cura ma rimangono un veicolo per esprimermi, niente di più. 
Quando cambio colore di capelli, alcune amiche mi chiedono come ho fatto ad essere così coraggiosa neanche avessi fatto paracadutismo su una vasca di murene; non è coraggio ma semplice disinibizione. Apprezzo le opinioni positive o negative che siano sul colore ma non mi faccio frenare dall'opinione pubblica.
Questo non vuol dire passare dal biondo al nero al rosso al violetto con le punte blu nel giro di 20 giorni, significa semplicemente assecondare, nella maniera meno dannosa possibile, una voglia di cambiamento.
Posto ciò, vi presento il primo step al quello che spero diventerà uno splendido rosso irlandese. Al momento mi rendo conto di assomigliare più ad un Weasley che ad una discendente di Joyce, però da qualche parte bisogna pur iniziare.
Fatemi sapere se vi interessa un post o un video su come passare dal nero al castano-rosso-arancionesfigatello o un post su come curare i capelli stressati.

A presto miei prodi. 

espressione da Wesley bullizzata da amici e famiglia