Cargo Cosmetics

martedì 27 maggio 2014

Makeup 101: PRIMER


Ciao a tutti, finalmente oggi scrivo una review, ormai credevo di star snaturando il blog perché non avevo parlato di beauty da molto tempo. Finalmente eccoci ad un altro appuntamento di makeup 101, dove vi svelo i trucchi del mestiere. L'ultima volta abbiamo parlato i pennelli, oggi tratteremo un'argomento che in moltissimi sottovalutano quando si parla di trucchi: i primer.
Sono certa che ognuno di noi quando ha iniziato ad avvicinassi al mondo dei trucchi, ha acquistato come prima cosa un mascara, un rossetto, al massimo una matita occhi ma a nessuno viene mai in mente di comprare un primer; eppure questo prodotto è assolutamente indispensabile.
Esistono diversi tipi di primer, ormai le aziende cosmetiche ne producono veramente di tutti i tipi; il più comune e secondo me il più utile è quello occhi. E' una crema o un gel che si applica sulla palpebra mobile e sull'arcata sopracciliare prima di applicare l'ombretto. Questo aiuta a mantenere intatto il colore durante tutta la giornata; ovviamente non tutte le marche funzionano bene allo stesso modo.
Consiglio sempre di acquistare un'ottimo primer e degli ombretti più economici piuttosto che il contrario. Il primer aiuta anche da proteggere la palpebra schermandola dai prodotti che andrete successivamente ad applicare, per questo deve essere di ottima fattura altrimenti si richiamo irritazioni o nella migliore delle ipotesi che semplicemente non funzioni.
Se una volta entrati da Sephora o qualsiasi altro beauty store sobbalzate dall'orrore dell'osservare quanto piccole sono le confezioni di questo prodotto, non disperate, ne basta veramente pochissimo.

Il re indiscusso dei primer per me è senza dubbio il Primer Potion di Urban Decay, ne ha attualmente in commercio quattro versioni ognuna con un finish diverso, se siete alle prime armi consiglio il classico, una base trasparente perfetta come tela vuota per ogni look.

Alcuni di voi mi hanno chiesto cosa ne pensassi del primer occhi Essence, sinceramente non lo trovo molto valido, generalmente Essence produce dei buoni prodotti ma il primer proprio non va; dura pochissimo.




giovedì 15 maggio 2014

TRAVEL WITH ELLY DAY 2: Notthing Hill bound

Notthing Hill has always been one of my favorite places in London, it's calm and quiet yet stylish and full of life; also given the fact that is one of the best locations for flea markets, i couldn't help but fall in love with it. We got lucky enough to have a sunny day and after an healthy breakfast at Apostrophe  we went for a lazy walk around.
Notthing Hill is also one of my favorite places to do vintage shopping, the prices are so low and the selection is to die for. One of the best deals are purses and dresses; i would recommend checking out some of the more unpopular ones, if you dig well you can really find some treasures. 
The outfit i went for it's a little funky but definitely cozy and comfortable. The Ferrè coat has been one of my staple pieces this past winter, the Japanese vibe to it makes it extremely attractive to me. 

Notthing Hill è sempre stato uno dei quartieri di Londra che preferisco, è calmo ma allo stesso tempo pieno di vita; è anche la patria dei negozi vintage e dei mercatini delle pulci, non potevo non amarlo.
Siamo state fortunate abbastanza da avere una bella giornata di sole, di quelle che non si vedono molto spesso nella capitale britannica, a questo punto non potevamo sottrarci da una colazione salutare da Apostrophe prima di trotterellare pigramente per il quartiere.
Se come me siete degli appassionati di vintage, vi consiglio di dare un'occhiata ai negozietti più infrattati e meno frequentati perché cercando tra i vari stend potrete trovare veri e propri cimeli di alta moda ad un prezzo esageratamente basso.
L'outfit che ho scelto per la giornata ha un che di funky non è certo dei meglio riusciti ma si prestava bene per il clima della giornata. Il cappotto di Ferrè mio fedele compagno di avventure questo inverno è sicuramente la parte che preferisco, il motivo di ispirazione nipponica è stato ciò che mi ha colpito subito del capo.









sabato 3 maggio 2014

TRAVEL WITH ELLY: London day 1

- Why have you been gone so long?- - Where have you been?- Why is earth round?-
Those are all good question but i don't have and answer for all of them; or better i do but it's not going to change the fact that i have been absent from the blog for over a month now.
That is mostly because i had finals and right after it i have been traveling. I went to London with a friend of mine just to experience and unusual easter, the weather was surprisingly keen and i had lots of fun but don't worry you'll get to see a post dedicated to each day.
In fact, welcome to DAY 1!
The first day i actually got to wonder a little bit on my own; i have to say it was nice, London is one of those cities where it's very hard to feel lonely. Everyone is so chatty and friendly.
The first stop was Regent's Park, one of the most majestic greens in the city, i stopped for a coffee and a quick snack sitting on a bench and looking around. When you spend some time by yourself you often get to look at thing in a very different way, you are not distracted therefore you really get to observe what surrounds you. Every flower, every tree was absolutely beautiful.
Next i couldn't resist just trying to get myself lost somewhere in Mayfair, i turned when i felt like it and i stopped every time a saw a fascinating building of some sort. That particular area of London together with Nothing Hills is one of my personal favorites, everything is so clean and posh.
After a quite morning, it's was definitely time for some excitement therefore Oxford Street sounded like a good idea. I don't particularly love the street due the very touristy nature of the place but sometimes a crowded place is just what you need.
Someone told me that Hummingbird cupcakes is one of the best bakeries in London so of course i had  stop and try it;  i treated myself to a mint tea and a slice of red velvet cake, so so good.
I don't know what it is but tea just tastes better in England.
Eventually my friend Elena joined me, therefore we hit what is my all time favorite pub in London, it's quite far from downtown, it is in Muswell Hill but it's definitely worth the trouble.
It used to be a church, there is something about sipping a Guinnes extra cold in a former nave.
Little tip, if you plan to eat in a pub in London make sure you sit before 10 otherwise you might find the kitchen closed and if you are from 19 to 25 i would suggest carrying and ID with you, they are going to ask for it.

- Perché non hai aggiornato il blog da così tanto tempo?- Dove sei stata?- Perché la terra è sferica?-
Sono tutte ottime domande ma non ho una risposta per ognuna di esse e anche se l'avessi non cambierebbe il fatto che non scrivo sul blog da oltre un mese. 
Ho deciso di andare in quello che i produttori di serie tv chiamerebbero hiatus; avevo bisogno di riflettere per decidere in che direzione far andare questo blog e soprattutto per ricaricare le forze.
A questo proposito, subito dopo gli esami sono partita alla volta di Londra e come probabilmente avrete intuito dal titolo del post i prossimi giorni saranno dedicati al racconto del viaggio.
Il tempo è stato sorprendentemente mite e poco piovoso, al contrario dell'Italia, ironia della sorte.
Ultimata la small talk sul meteo, partiamo con il racconto dei giorni 1.
La prima giornata nella capitale britannica l'ho spesa prevalentemente girovagando in solitaria, la mia amica Elena sarebbe atterrata da lì a qualche ora così ho deciso di dedicarmi all'esplorazione.
La mia prima tappa è stata Regent Park, una delle zone verdi che più amo di Londra, è incredibilmente regale e poco caotica, perfetta per un caffè ed uno snack in totale solitudine. Questo perché è un luogo dove guardare le cose da una diversa prospettiva è molto semplice, sarei stata seduta per ore su quella panchina a bordo prato ad osservare i locali. Ogni composizione floreale, ogni albero e cespuglio è incredibilmente affascinate lì. 
Finita la mia passeggiata introspettiva al parco stile poeta maledetto ho deciso di perdermi per le strade di Mayfair e perdermi non è una licenza poetica, ho seriamente camminato per ore senza meta, girando quando l'istinto me lo suggeriva e fermandomi ad osservare l'architettura elegante di questo quartiere molto posh di Londra che assieme a Nothing Hill conserva un posto speciale nel mio cuore.
E' estremamente difficile smarrirsi in questa capitale, è così ordinata e garbata.
Dopo una mattina decisamente tranquilla avevo bisogno di una buona dose di caos e folla così mi sono spostata su Oxford Street, non una delle strade di shopping che preferisco, se non fosse per Primark, poiché troppo turistica per i miei gusti ma in quel momento era esattamente ciò che cercavo.
Avevo sentito dire che Hummingbird Cupcakes fosse una delle migliori bakeries di Londra e ovviamente non potevo esentarmi dal testarla.  La loro red velvet cake accompagnata da uno straordinario thè alla menta era sinceramente degna di menzione.
In serata la mia amica Elena è finalmente riuscita a raggiungermi e nonostante la stanchezza del viaggio abbiamo deciso di andare in uno dei miei pub preferiti di sempre; è una chiesa sconsacrata situata in un sobborgo a nord chiamato Muswell Hill, fidatevi vale il tempo trascorso sui mezzi per raggiungerlo. Bere una Guiness extra cold in una navata ha un che di speciale.
Consiglio a chi volesse mangiare in uno dei tanti pub di Londra di sedersi a tavola prima delle 22, oltre chiudono le cucine e vi assicuro che non è un'esperienza gradevole. 
Oltretutto se avete tra i 19 e i 25 anni consiglio di avere un documento di identità a portata di mano perché vi chiederanno di mostrarlo alla sicurezza all'entrata senza dubbio.


 Regent's Park beauty 
Hummingbird bakery 




O'Nells pub in Muswell Hill