Cargo Cosmetics
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sabato 1 marzo 2014

MFW Day...tutto il resto della settimana



Probabilmente vi sarete domandati come mai il mio racconto della fashion week si è interrotto al giorno uno, no Anna Wintour non mi ha esiliato in Siberia, semplicemente sono stata condannata ad una disintossicazione forzata dal web. Poiché la fashion week non è stressante abbastanza, la sorte ha deciso che avrei anche dovuto contemporaneamente affrontare un trasloco, potete ben immaginare che combinazione mortale sia stata. Tuttavia non credo che a voi interessi il racconto di come, in maniera molto glamour, sono riuscita a spacchettare gli scatoloni o a farmi istallare la cucina, dunque direi di passare direttamente alla settimana della moda.
Il giorno seguente ad Alberta Ferretti sono stata da Blugirl e Blumarine, vestita, a causa del trasloco, in maniera così sciatta che i fotografi di street style non riuscivano a capire se fosse un nuovo trend o semplicemente mia negligenza. Fortunatamente rispetto ad Alberta è stato tutto più tranquillo, la collezione era molto semplice e sui toni pastello, direbbe Miranda del Diavolo veste Prada "Avanguardia pura". In particolare i mini-dress e le clutches erano molto carini. La mia modella era adorabile, solo dopo ho realizzato che è il volto della nuova pubblicità della collezione P/E, unico problemino, continuava a levarsi un bracciale che faceva parte dell'outfit scatenando su di me le ire degli stylist già evidentemente ipertesi. Per un bracciale al polso destro anziché sinistro hanno urlato come se avessi preso una tanica di benzina e avessi incendiato l'intera collezione. Follia.
Nel pomeriggio, dopo essere scappata a casa causa istallazione piano cottura, ho partecipato al cocktail party di YSL e Grazia dove ho avuto occasione di provare le nuove tinte per labbra.
Il resto della settimana è stato abbastanza semplice, ovviamente non posso non menzionare Moschino, mi pentirò a vita di non essere stata assegnata a vestire Katy Perry. Per tutti noi, sarà il giorno in cui ho quasi spogliato Katy. La collezione firmata Jeremy Scott è diversa e simile allo stesso tempo al classico stile Moschino, si riconoscono molto bene le influenze di entrambe le firme.
Unico appunto che in molti hanno fatto è che essendo prodotti di alta pelletteria non dovrebbero avere nulla di fast, anzi, dovrebbero essere presidio slow fashion con tanto di denominazione protetta, come si fa con i salami di cinghiale insomma. Per i meno informati, la collezione presentava moltissimi capi ed accessori rossi con una grande M sul fronte, chissà magari ad ogni capo acquistato un BigMac in omaggio.
Personalmente credo che Moschino sia una delle sfilate più interessanti della settimana della moda milanese, non solo ha quasi sempre collezioni ammirabili ma è un vero e proprio evento, uno show. A questo proposito menzione d'onore va anche a DSquared, molto particolare e teatrale, non ho lavorato per loro ma me la sono goduta in streaming.
La vera domanda che mi ha accompagnato durante questa fashion week è la seguente: " ma le fashionistas hanno l'antigelo nelle vene?" Non riesco veramente a capacitarmi di come facciano a sopravvivere a freddo e pioggia in abitini da spiaggia, senza calze e senza giacca. Ora, va da se che non ci si può presentare in front row con la maglia di flanella ed i calzettoni di lana però ci sono tanti capi invernali degni di essere fotografati.
Immancabile Anna DelloRusso onnipresente, l'anno scorso spuntò dal nulla nel backstage di Fay e forbici alla mano cominciò impietosa a tagliare il croptop di una modella sotto il mio sguardo di terrore e orrore.
Grazie a dio è finita, adesso aspetto la settimana moda uomo che è sempre più easy.







giovedì 20 febbraio 2014

Milano Fashion Week DAY 1


It's only day 1 and i am already exhausted, i don't know how some people can survive doing the whole fashion week month, it's nuts. Today i went back to Alberta Ferretti and it was one of the most chaotic fashion show i have ever worked to, everyone was shouting, panicking and screaming; i mean chill out people. The collection was stunning, as always i might add, the inspiration was nature, a magical forest. She used a lot of earthy tones and tons of different feathers. I particularly liked the semi-transparent ball gowns, so chic and ethereal. Anna Wintour had to come check out the clothes before everyone else of course, she stepped on my feet and i was about to be like "excuse you", then i lifted my head and realized who stepped on my foot so i decided to pass on the yelling. Alberta was completely out of it, i don't know if it was because of the many journalist assaulting her with questions before the runaway or simply because she wanted everything to be perfect but at one point she started to be almost rude and i didn't like that. Karma it's a bitch and didn't waste any time, while she was walking to the editor in chief or Vogue America, instead of describing the dress as made of peacock feather she said turkey, now i don't know about you but i don't find very appealing looking like a gigantic thanksgiving bird, i thought that was quite funny.
Eventually everything went the right way if you don't count the fact that we almost ripped a poor model's ear.
Tomorrow i have Blugirl and then a cocktail party with YSL where i can finally enjoy fashion week since i'm a guest and i don't have to work.

E' solo il primo giorno di fashion week ed io sono già esausta, non ho idea di come facciano alcune persone a sopravviene all'intero mese delle sfilate. Oggi sono tornata da Alberta Ferretti ed è stata una delle sfilate più caotiche a cui abbia avuto il piacere di lavorare, sembrava un porto di mare, gente che urlava in preda al panico ovunque.
La collezione fortunatamente era splendida, come sempre aggiungerei io, Alberta ha preso inspirazione dalla natura, da una foresta incantata, infatti ha utilizzato prevalentemente i toni del marrone e del verde. Bellissime e molto ricercate le applicazioni, piume di ogni tipo e dettagli preziosi, davvero incantevole. Ho apprezzato in particolare gli abiti da sera semi trasparenti, erano veramente eterei, lunghi fino a terra con la gonna ampia a ruota.
Ovviamente non poteva mancare la passeggiata pre sfilata di Anna Wintour nel backstage per vedere la collezione prima di ogni altro; mi ha schiacciato il piede mentre passava ed ero pronta a fare un commento acido, poi ho alzato la testa ed ho realizzato chi mi avesse schiacciato il piede, inutile aggiungere che ho deciso di lasciar perdere.
La Ferretti era completamente fuori di se, non so se per la costante e assillante presenta di giornalisti di ogni sorta, compresa l'immancabile Jo Squillo, o se era semplicemente in ansia da prestazione, fatto sta che era diventata di un maleducato irritante. Fortunatamente il karma è inesorabile e sempre puntuale, parlando con la editor di Vogue America, ha descritto un vestito di piume di pavone come fatto di piume di tacchino. Non so voi ma io non trovo molto intrigante essere vestita da gigantesco pennuto del ringraziamento. Ben le sta.
Alla fine tutto è andato per il meglio se escludiamo l'aver quasi mutilato il lobo di una povera modella, ma son cose che succedono.
Domani sarò da Blugirl e parteciperò ad un Cocktail party tenuto da Grazia e YSL, fortunatamente come ospite e non come staff.


My look for the day

 The infamous "turkey dress"

mercoledì 19 febbraio 2014

Milano Fashion Week DAY 0


Have you ever listened to a particularly catchy song while walking pretending to be on a catwalk? If your answer is no, you are probably lying to yourself. I always thought that the job of a runaway model is pretty easy, i mean it's hard to get it due to the very specific features you need to have but once you booked it all you have to do is walk up and down with pretty clothes on. Well, i couldn't have been more WRONG! Modeling is hard! Yesterday i was called last minute to work for a fashion show rehearsal at Alberta Ferretti's and Fay's, i was convinced i had to do my usual job, dressing and undressing the models making sure the outfit is right; apparently i misunderstood because i had been called to test the runaway. It has been one of those surreal experiences that never in a million years i would have thought i could have done. Alberta Ferretti herself was watching me pretending to be a model hitting the catwalk while she decided what kind of lighting was best or if the smoke machine was too strong.
The first catwalk was incredibly frightening, you have all these people staring at you, taking pictures, filming and you just simply have to ignore them and keep going; avoiding pulling faces is incredibly hard.  After the 20th time i was starting to get really tired, walking on the same platform over and over again was exhausting, to give you an idea on how many times i had to do it, we started at 7pm and wrapped up at midnight, it's was better than hitting the gym.
I realized even more how every single detail, even the most insignificant, gets planned, nothing is casual. When you sit with the audience watching the fashion show all you see are the outfits, maybe the models, you never think about how many people are involved to keep the show going, it's crazy.
Today i have to go back at Alberta Ferretti's yet again but not as a model, luckily i have to do my usual job. Models, if you are reading me, i respect the hell out of you, your job is way harder that people picture it. 

Vi è mai capitato di camminare per la strada ascoltando la musica immaginando di essere in passerella? Se la risposta è no, probabilmente state mentendo a voi stessi. 
Ho sempre pensato che il lavoro della modella fosse abbastanza semplice, è sicuramente difficile ottenere l'ingaggio a causa della incredibile specificità delle caratteristiche rischieste ma pensavo che una volta ottenuto il lavoro si trattasse semplicemente di camminare su e giù con addosso vestiti più o meno belli. Mi sbagliavo, oh se mi sbagliavo! Il lavoro della modella, in particolare quella da passerella, la così detta indossatrice, è incredibilmente più complicato di quel che pensavo.
Ieri ho ricevuto una chiamata dell'ultimo minuto per lavorare alla prova sfilata di Alberta Ferretti e Fay; pensavo avrei svolto il mio solito compito, vestire le modelle, invece avevano bisogno di qualcuno che testasse la passerella. Non so ancora bene come ma mi sono ritrovata a camminare tentando di emulare l'andamento delle indossatrici osservata da niente meno che Alberta in persona. 
E' stata una delle esperienze più surreali che abbia mai vissuto, mai nella vita avrei pensato che avrei impersonato il ruolo della modella per una sera. La prima passerella è stata incredibilmente difficile, camminare in maniera posata guardando fisso davanti, senza fare particolari espressioni con il viso è difficile; decine di persone ti osservano e commentano, l'istinto di girarsi è forte. 
Dopo la ventesima prova, la stanchezza cominciava a farsi sentire; per rendere l'idea di quante volte ho dovuto percorrere la passerella, abbiamo iniziato alle 7 e finito verso mezzanotte circa.
Ho realizzato ancora di più come nulla sia lasciato al caso, ogni minimo particolare è pianificato con la massima accuratezza, dalla angolazione della macchina del fumo alla gradazione di bianco dei faretti. Quando ci si trova seduti tra il pubblico si osservano i vestiti, al massimo le modelle, ma non ci si accorge di quanto sia mastodontica l'organizzazione che permette alla sfilata di andare a buon fine. 
Oggi tornerò nuovamente da Alberta Ferrretti ma fortunatamente, per loro, non in qualità di modella, adempirò il mio solito ruolo. Modelle, se state leggendo, vi rispetto enormemente! 



domenica 22 settembre 2013

Moschino 30th Anniversary fashion show

Good morning love-bugs, how are you today? Yesterday i had the honor to work backstage at the iconic Moschino's 30th anniversary fashion show and let me tell you it was the best runaway i have ever seen! The show itself was divided into the 2014 collection and the Legends. I was lucky enough to work with the legends so i had the chance to dress and chat whit some icons like Gisele and Pat Cleveland. They started remembering the old times and their relationship with Moschino and i was just enchanted, i was part of something, i was seeing history of fashion being made.
Then Franca Sozzani and Rossella Jardini, creative director of Moschino, walked in and hugged the top models, i almost fainted. I will never forget Gisele incredibly loud laugh and Pat spraying her perfume everywhere.  The difference between the old school and today's models is huge and i realized that when Pat was saying that young models don't "work their shoes" before the catwalk anymore, the icons  didn't just wear the clothes and walked, they cared.
The catwalk was crazy, the all stars did their own thing, they started spinning and waiving on the runway, having their moment. The regular models were paired in couples one was the good girl and one was the bad girl, usually when i work at fashion shows there is always some outfits i don't like but with Moschino was impossible, everything was flawless and perfect.
 I was wearing my hair up in crossed braids, a typical Moschino's hairstyle, and i decided to go with black, red and gold, the colors of the Maison.
I highly recommend everyone to go on youtube or Moschino's website to watch the show because it truly was one of a kind.

Buongiorno a tutti, come state oggi? Ieri ho avuto l'onore di lavorare backstage alla sfilata per il trentesimo anniversario di Moschino e lasciatemelo dire è stata la sfilata più bella che io abbia mai visto!
La sfilata era divisa in due parti, la collezione 2014 e le leggende. Sono stata fortunata abbastanza da essere assegnata alle leggende, ho avuto il piacere di vestire e parlare alcune delle topmodels più iconiche di sempre come Pat Cleveland e Gisele. Hanno cominciato a ricordare i vecchi tempi e il loro rapporto con Moschino, io non potevo che osservare estasiata, davanti ai miei occhi si stava scrivendo un capitolo della storia della moda ed io ne ero parte. 
Quando Franca Sozzani e Rossella Jardini, creative director di Moschino, sono venute a salutare le super modelle sono quasi svenuta. Non dimenticherò mai la risata fragorosa di Gisele o l'aroma del profumo che Pat spruzzava ovunque. La differenza fra la vecchia scuola e le modelle attuali è incommensurabile e me ne sono resa conto quando Pat osservava che le modelle odierne non "lavorano più le scarpe" prima delle passerelle; le leggende non indossavano semplicemente i vestiti, a loro importava. 
La catwalk è stata esplosiva, le all star hanno fatto a modo loro, piroettando e ballando sulla passerella. Le modelle ordinarie erano appaiate in coppia, una era la bad girl ed una la good girl; normalmente quando lavoro backstage ci sono sempre un paio di outfit che non mi convincono, con Moschino è stato impossibile, erano tutti impeccabili. 
Ho raccolto i capelli in due trecce incrociate, pettinatura tipica del brand ed ho deciso di indossare nero, rosso e oro i colori storici della Maison. 
Consiglio vivamente a tutti di andare su youtube o sul website di Moschino a guardare la sfilata perchè è assolutamente da non perdere. 
the iconic Gisele (up) 









SHORTS: Benetton
SHIRT: Zara
JACKET:Vintage
BOOTS: Igi & Co
BRACELETS: Bcbg generation